Mamma sono già passati due anni – In memoria di Ileana Foti 14/08/1929 – 05/03/2021

Cara mamma, purtroppo sono già passati due anni. Qui sulla terra, continuano cattiverie e inganni. Da poco è mancato Maurizio Costanzo e so quanto ti piaceva, lo chiamavi solo Maurizio e quante puntate ti ho registrato perché non riuscivi mai a vederlo perché ti addormentavi. Dirti che mi manchi, come mi manca il papà è riduttivo. Ma voglio fare una previsione. No tranquilla, non come quelle del meteorologo farlocco copia e incolla, biografo cantautorale non autorizzato, barzellettiere, scrittore compulsivo di necrologi di celebrità, ma soprattutto tuttologo con annessi aneddoti stile Wikipedia: Presto o tardi, la giustizia finalmente trionferà, e chi ha sbagliato pagherà un conto salatissimo, per tutto il male che ho ricevuto, che avete ricevuto tu e il papà, ma che purtroppo ancora io ricevo. Se fossi ancora qui, sono certa che alla luce dei fatti che purtroppo ora guardi solo da lassù, so che non avresti più dubbi su chi è Caino e chi è Abele. Purtroppo indietro non si torna, ma tranquilla, non mollerò mai perché come mi avete sempre detto ed insegnato voi, il bene trionfa sempre sul male. Ciao mamma, salutami il papà e tutti quelli che non ci sono più e che mi mancano tanto.

Tuo figlio Marco

Ciao Diddy… Sono già passati due anni … In memoria di Mario Clini 29/04/1931 – 15/05/2012

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Papà e mamma in crociera

Ciao Papà, sono già passati due anni… Ricordi, quando io e Paolo avevamo fatto la sorpresa alla mamma della crociera, e tu non volevi andarci, ma poi invece in seguito hai apprezzato il regalo che le avevamo fatto e ti sei divertito?. Beh, anch’io mi sono ricordato di un cosa bella.Ad ottobre 2013, c’è stata la solita festa di quartiere. Quest’anno, c’era la banda ad aprire la manifestazione. Appena è partita la rullata, mi sono ricordato di quando ero piccolo e timido, ma amavo già le percussioni e la batteria, ed ero a Sestri Levante, a guardare insieme a te una processione, e tu mi hai portato dal musicista perchè sapevi che provare a suonare il rullante mi sarebbe piaciuto. Mi ricordo anche, che all’epoca ero timidissimo e di quanto fossi diventato rosso in volto. Ma poi, mi sono fatto coraggio ed ho provato a suonare il rullante, ed ero felice. Non mi sono mai dimenticato di questo episodio, e se mi soffermo a pensare, è certo che la commozione prenda il sopravvento. Papà, la batteria continuo a suonarla, e cerco sempre di fare e dare il massimo per non deluderti mai… Certo quest’anno ci sono state altre belle novità, ma sono certo che tu le conosci già… Ciao…

Tuo figlio Marco